Lo spazio intorno al collo

Scritture dal laboratorio

La vita è un gioco di partigianeria. Ci sono tante strade che si possono prendere, ma in parte sin dall’inizio e in parte man mano si capisce quali sono le strade che ci appartengono e quindi quali sono le abitudini, gli uomini del passato e del presente in cui ci rivediamo, le battaglie, le azioni e gli svaghi, specificando per quest’ultimo termine un significato più alto relativo a quello che ci dà gioia fare, che sentiamo nostre.

Io per esempio, sono uno che scrive, la bicicletta è il mio mezzo di trasporto, il popolo del passato a cui vorrei somigliare sono gli indiani d’America, il luogo del mondo che amo è il Sudamerica, la battaglia che sento sulla mia pelle è quella a difesa e vantaggio dei più deboli, che si chiami socialismo o comunismo, cambia poco, il senso è quello.

E già tutto questo, è vero, potrebbe riempire una vita, la letteratura, la politica, lo sport, i viaggi, però c’è uno spazio, un’indefinibile riserva d’energia attorno al mio collo, in cui conservo l’indipendenza da tutte queste cose e in cui ho il sospetto si ritrovi il senso unico della mia vita.

E l’obiettivo è quello di ridurre le distanze, tra il senso esterno della vita, quindi tra gli Indiani d’America e questo piccolo spazio attorno al collo. In passato, quando non è stato così, quando prima di incrociare la scrittura mi sentivo incompleto dal punto di vista esterno, stavo male, è uno di quei tipici casi, in cui ti viene spontaneo dire: la mia vita non ha senso.

Allora siano benedette queste passioni e queste battaglie, a volte forse infantili, però che ridanno senso a tutto e mi fanno vivere in armonia con le persone a cui voglio bene, che sono un altro pezzo del senso, che contribuiscono all’equilibrio dell’energia attorno al mio collo.

Sono una persona alla mano, sincera e che aspira alla dolcezza con tutti, che mette i sentimenti, d’amore o amicizia davanti a ogni cosa. Anche questo mi definisce e definisce quello che chiamo il senso della vita, spero di non cambiare mai, che le situazioni, le passioni e l’energia dentro di me, siano sempre sufficienti per continuare a credere in quello in cui credo e mi facciano vivere di conseguenza.

È la mia battaglia per restare vivo durante il mio passaggio nel mondo. In fondo il senso della vita è viverla al meglio delle proprie possibilità, per il tempo che si può. E io per sentirmi vivo, ho capito a grandi linee di quali sogni, immagini e idee abbia bisogno.

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